WE HAVE MOVED!

"And I beheld, and heard the voice of one eagle flying through the midst of heaven,
saying with a loud voice: Woe, woe, woe to the inhabitants of the earth....
[Apocalypse (Revelation) 8:13]

Tuesday, March 14, 2017

One World Religion Watch: "A new universal religion where dogmatic faiths have no place"

 One World Religion Watch: "A new universal religion where dogmatic faiths have no place"
Maurizio d’Orlando
Pope Saint Pius X: “the great movement of apostasy being organized in every country for the establishment of a One-World Church which shall have neither dogmas, nor hierarchy, neither discipline for the mind, nor curb for the passions, and which, under the pretext of freedom and human dignity, would bring back to the world (if such a Church could overcome) the reign of legalized cunning and force, and the oppression of the weak, and of all those who toil and suffer.” [Notre Charge Apostolique, 15 August 1910]

Dear friends,
Father Kramer’s assertions are receiving further validation from many
authors.
Father Kramer has always maintained that the Pope Benedict’s renunciation
was invalid for defect of will. A renewed corroboration to that point comes
now, again from Antonio Socci (and others). 


See in Italian “Attack to Benedict XVI”  http://www.antoniosocci.com/attacco-benedetto-xvi/#more-5533
Socci also reports that the Bergoglian camp is getting uneasy and therefore
unleashes the heavy calibers.
Socci informs that Andrea Tornielli, on the Vatican Insider, the most
authoritative mouthpiece of the Bergoglian camp and an almost unofficial
proxy for the Santa Marta viewpoint, has heavily intervened against Msgr.
Negri, a close friend of Pope Benedict and former bishop of Ferrara.
Msgr. Negri had expressed in an interview his concern that Pope Benedict
might have been forced to resign.  Msgr. Negri has sided with the conspiracy
theorists, wrote Tornielli. Socci observes that, with the tone and accents of
the officialdom, Tornielli issued then also a grave reproach to Msgr. Negri,
as if he himself, a layman, had a sort of a higher authority. Then Tornielli
goes on, Socci also observes, and extends the censorship to Pope Benedict
for using the papal name and title as “emeritus”, even the white robe, thus
funneling in many the impression that his resignation had not been a free
choice. Finally Socci reports on the interview given by Ettore Gotti Tedeschi,
who had been entrusted by Pope Benedict to lead the IOR, the Vatican bank.
Socci reports large sections of the interview. In the latter Gotti Tedeschi
relates in large frames how the conspiracy for the establishment of a religious
relativism useful to the scopes of a New World Order has developed and how
the Obama administration, the UN and world agencies have intervened to
such purpose on many issues such as for the abortion without constraints,
euthanasia and uncontrolled immigration. The idea behind all that, stated
Gotti Tedeschi in the excerpts related by Socci, is the establishment of a new
universal religion where dogmatic faiths have no place.
Greetings
In Christo Rege per Mariam Reginam
Maurizio d’Orlando
ATTACCO A BENEDETTO XVI
Lo Straniero | Scritto il  13 Mar, 2017 
Il giallo dell’enigmatica “rinuncia” di Benedetto XVI, con il tempo, si ingigantisce. Lo conferma il clamore suscitato, nella rete, dall’esplosiva intervista dell’arcivescovo di Ferrara, Monsignor Luigi Negri.
Le sue parole sulle “pressioni enormi” a cui fu sottoposto il papa, fino alla sua “rinuncia”, hanno suscitato un tale interesse oltreoceano da essere ampiamente riprese, commentate e rilanciate dal famoso sito “Breitbart”, vicino a Steve Bannon e al neopresidente Trump.
MISTERO GRAVISSIMO
Ma cos’ha detto precisamente l’arcivescovo? Alla vigilia della pensione, tracciando un quadro della situazione della Chiesa, Mons. Negri, al periodico online “Rimini2.0”, ha ricordato il suo rapporto di “forte amicizia” con Joseph Ratzinger e – dopo varie considerazioni – ha testualmente dichiarato sulla “rinuncia” di papa Benedetto:
“Si è trattato di un gesto inaudito. Negli ultimi incontri l’ho visto infragilito fisicamente, ma lucidissimo nel pensiero. Ho poca conoscenza – per fortuna – dei fatti della Curia romana, ma sono certo che un giorno emergeranno gravi responsabilità dentro e fuori il Vaticano. Benedetto XVI ha subito pressioni enormi. Non è un caso che in America, anche sulla base di ciò che è stato pubblicato da Wikileaks, alcuni gruppi di cattolici abbiano chiesto al presidente Trump di aprire una commissione d’inchiesta per indagare se l’amministrazione di Barack Obama abbia esercitato pressioni su Benedetto. Resta per ora un mistero gravissimo, ma sono certo che le responsabilità verranno fuori”.
Immediatamente è arrivata una reprimenda firmata da Andrea Tornielli, coordinatore di “Vatican Insider” che Giuseppe Rusconi definisce “uno dei siti privilegiati da Santa Marta per la diffusione di informazioni delicate in tempi rapidi”.
CENSORI
Tornielli – con il tono severo che di solito si coglie in un’autorità ecclesiastica di sorveglianza – ha rimbrottato l’arcivescovo per le sue dichiarazioni ed ha accostato l’arcivescovo a presunti “complottisti, i quali vedono proprio in queste pressioni un condizionamento che renderebbe invalida la rinuncia stessa. È ciò che permette” a molti “di considerare ancora Ratzinger come il ‘vero Papa’, anche se a queste conseguenze l’arcivescovo di Ferrara, nell’intervista citata, non arriva”.
Tornielli invece arriva addirittura a criticare Benedetto XVI: “Resta aperta la domanda su quanto alcune scelte personali, e mai codificate per iscritto, fatte da Benedetto XVI – come quella di mantenere l’abito bianco e il nome papale, come pure la scelta della figura dell’emeritato – abbiano involontariamente alimentato i seguaci della teoria dei due Papi poi degenerata nella teoria del Papa rinunciatario perché sotto ricatto”.
Le enigmatiche scelte di Benedetto XVI – che in effetti sono del tutto inedite nella storia della Chiesa – non suscitano nel giornalista la curiosità di indagarne il motivo, ma provocano in lui solo disappunto (probabilmente pure nella corte bergogliana).
Tornielli poi scrive che il “fanta-thriller” sulle pressioni “va di pari passo con altre affermazioni per certi versi ancora più gravi, le teorie sul ‘papato condiviso’ e sul ‘ministero petrino’ in co-gestione. Teorie che negli ultimi anni hanno annoverato alcuni sostenitori”.
Si riferisce – senza nominarlo – al segretario di Benedetto XVI, mons. Georg Gaenswein e al prefetto dell’ex S. Uffizio, il card. Muller che ha ripreso la sua tesi sui “due legittimi papi viventi”.
ANCORA PAPA
Anche in questo caso Tornielli invece di ritenere giornalisticamente interessanti queste dichiarazioni, le giudica “gravi”, come se lui fosse il capo del S. Uffizio, ed evita di chiedersi perché due personalità così vicine a Benedetto XVI – e con ruoli tuttora molto importanti – abbiano suggerito che Benedetto stia ancora svolgendo il ministero petrino.
Cosa che peraltro trova conferma nelle parole pronunciate da Benedetto XVI nella sua ultima udienza, il 27 febbraio 2013, a proposito del suo ministero petrino: “il ‘sempre’ è anche un ‘per sempre’ – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo”.
Benedetto XVI non parlò di “rinuncia al papato”, ma di rinuncia “all’esercizio attivo del ministero”. Un bravo giornalista, mettendo queste parole accanto alla scelta di Benedetto XVI di continuare ad avere il titolo di papa e accanto alle “gravi” dichiarazioni di personalità così vicine a Benedetto XVI, capirebbe meglio ciò che poi lo stesso papa emerito afferma pubblicamente sulla spontaneità della sua “rinuncia”.
In ogni caso a dare man forte a Tornielli – contro mons. Negri – sono scesi in campo altri due nomi importanti dell’entourage bergogliano: padre Federico Lombardi (già portavoce papale) e Luis Badilla (direttore del sito “Il Sismografo”).
Invece Ettore Gotti Tedeschi, che Benedetto XVI stimava tanto da chiamarlo a guidare lo Ior, in una intervista a “Intelligonews”, ha difeso mons. Negri, aggiungendo una sua interessante analisi:
“Il complotto appare essere americano solo perché loro hanno avuto la guida del Nuovo Ordine Mondiale. Vede, il complotto, se così possiamo chiamarlo, fu mirato a cercar di risolvere alcuni problemi causati dal fallimento del famoso Nuovo Ordine Mondiale degli anni ’70, gnostico neomalthusiano e ambientalista. Questo progetto di Nuovo Ordine, dichiaratamente, si prefiggeva (tra le varie cose) la relativizzazione delle fedi religiose più dogmatiche e manifestamente dimostrò di avversare tanto la fede cattolica da far dichiarare pubblicamente – e dai massimi responsabili Onu, Oms… – che l’etica cristiana non poteva più esser applicata e che si doveva esigere il sincretismo religioso per creare una nuova religione universale (anche grazie ai processi di immigrazione). Addirittura il Presidente Usa, Obama appunto, personalmente nel 2009 dichiarò che, essendo la salute benessere psico-bio-sociale, si doveva dare via libera ad aborto senza restrizioni, eutanasia grazie a limitazione delle cure, negazione al diritto di coscienza. Ebbene” conclude Gotti Tedeschi “non è difficile comprendere che, in questo contesto di avversione alla fede cattolica, il Papa, massima autorità morale al mondo, potesse diventare oggetto di attenzione sulla sua disponibilità o meno a voler ‘capire le esigenze del mondo globale’. Ora, Papa Benedetto XVI insisteva invece nel riproporre il problema antropologico secondo la visione cattolica (ergo l’uomo creatura di Dio-Creatore), combatteva il relativismo portando Dio al centro del dibattito culturale, soprattutto azzerando le distanze fra fede e ragione, e affermava l’esigenza di tornare ad evangelizzare, spiegando che il fallimento della civiltà occidentale era dovuto al rifiuto del cattolicesimo, etc. Come meravigliarsi” si chiede il banchiere cattolico “che un tale Papa restauratore non dovesse esser considerato ‘fuori gioco’?”.
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Antonio Socci

Vatican 2: The Great Apostasy??